L’ Ibisco, originario dell’Asia e delle isole del Pacifico, in Europa è conosciuto soltanto dal ‘700, con nomi diversi: “fiore di un’ ora”, “acetosa di Guinea”, “rosa della Cina”.
Il significato che gli viene attribuito in Europa è quello di bellezza delicata, in quanto ogni fiore manifesta il suo splendore soltanto per poche ore:
in geniere si apre al mattino per sfiorire e cadere giù nel tardo pomeriggio.
Alle Hawai l’Ibisco è molto importante, tanto da essere simbolo dello Stato, e si usa donarlo ai visitatori in segno di benvenuto.
A seconda di come viene indossato,
l’ Ibisco mostra lo status della donna: tra i capelli dietro l’orecchio sinistro, se single;
dietro il destro, se impegnate; dietro entrambe le orecchie se, nonostante abbiamo una relazione sono in cerca di altro.
Con i fiori di Ibisco si produce una sorta di tè, il karkadè.
Ha inoltre proprietà medicamentose: era usato come rimedio per la febbre e per il mal di testa, come collirio, espettorante, per prevenire la caduta e l’imbiancamento dei capelli, per regolare il ciclo mestruale.